Ultima modifica: 24 Giugno 2019
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Dedica per la PENSIONE

A CLOTILDE, ENZA, MILENA e PAOLA

Qualcuna di voi, da domani, cambierà ritmi, impegni e scadenze di tutta una vita!
Potrete fare grandi viaggi, spupazzarvi nipotini, sistemare vecchie foto, godervi la spiaggia, la casa e la campagna!
Ovunque andiate, resterete sempre, nel profondo del vostro essere M A E S T R E o  “segretarie” di  maestre!
A voi dedichiamo queste parole:

“Le
maestre
parlano
a voce
molto alta,

non solo in
classe,

le
maestre
tendono a
parlare a
voce alta
SEMPRE.

Sono
capaci di
fare
lo scan-di-to
come
nessun
altro al
mondo.

Esse
gesticolano
molto,
poiché le
cose
debbono
essere
CHIARE e
comprese
da TUTTI,
ti spiegano
BE – NE.

Sono
capaci di
stare
nel caos
dei
bambini e dei
loro genitori
e inoltre lo
generano
e lo
dominano
al
contempo.

Hanno più
occhi,
bocche e
orecchie
degli
altri esseri
umani …
hanno quasi
i super
poteri.

Anche le
segretarie
delle
maestre
parlano
tantissimo,
e ascoltano
tantissimo,
non si sa
come
facciano ad
ascoltare
lamenti,
giustificazioni,
telefonate,
raccomandate,
e sempre
con il
sorriso.

Non si
comprende
come
facendo un
lavoro in
cui sono
costrette a
parlare
con altri
esseri
umani per
molte ore
abbiano
ancora
voglia,

dopo,

di parlare
con altri
esseri
umani
tanto,
tantissimo,
di persona,
per
telefono,

a cena,

d’estate
e
d’inverno.

SEMPRE.

Le
maestre si
entusiasmano,
tantissimo,
l’entusiasmo
della
maestra è
una cosa
pazzesca,
contagiosa,
inesauribile,
estenuante,
imbattibile.

Le
maestre si
contagiano
spesso
di
entusiasmo
l’una
con l’altra,
come le
tessere del
domino,
e fanno
cose
stancantissime
con
grande
entusiasmo;
esse sono
capaci di
rigenerare
l’entusiasmo
molto
velocemente.

Esse
trascinano
borse
pesanti
con
oggetti
curiosi,
esse
tendono
inoltre a
generare
un infinito
passaggio
di oggetti
curiosi da
casa a
scuola che
è un buco
nero: i loro
famigliari
temono
quel buco
nero dove i
loro
effetti
personali
si
perdono
nell’utopia
della
collettivizzazione,
ma le
maestre
non
possono
proprio
evitare di
recare
oggetti,
animali e
anche
parenti
personali a
scuola e
collettivizzarli.

Negli
ultimi
anni,
inoltre, le
maestre
pensavano
di rimanere
a scuola, che
le lasciassero
lì per sempre.

Signore,
mi spiace,
ve lo
dobbiamo
dire,
i bambini
vi hanno
fatto
sempre
sentire
giovani….
ma è ora di
andare…

andare in
pensione!

-Perchè?
Non posso
stare un
altro anno
con i miei
“piccoli”?-

Ecco, le
maestre
fanno
SEMPRE
tante
domande.
Domande
di ferie, di
malattia, di
assegnazione,
di
recupero,
di permesso
breve, di
ricostruzione …
convinte
del
principio
secondo il
quale “se
non hai
capito devi
chiedere” e
“non c’è
niente di
male a
chiedere,
anzi” e così
continuano a
chiedere,
sempre

a chiedere le
stesse cose!

Le
maestre
domandano
perché
domandare è
cosa
buona.

Le maestre
hanno
una fede
incresciosa
nell’umanità
e nel futuro,
non
potrebbero
altrimenti
fare il
lavoro che
fanno.
Esse
inoltre
hanno la
“Sindrome
di
Pollyanna”
Ricordate il
celeberrimo
verso della
canzone
di De Andrè,
dai
diamanti
non nasce
niente, dal
letame
nascono i
fior?
Ecco, questo
per
le
maestre, è
un
postulato
non
dubitabile.

Esse non
possono
proprio
smettere
di credere
alla nascita
e crescita
dei fiori
anche in
condizioni
avverse,
molto
avverse e
talvolta
proprio
contro
ogni
ragionevole
dato di
realtà.

Le maestre
sono
infatti
spesso
irragionevoli,
esse
sono
speranzose
e
utopiche,
le maestre
sono
conservatrici e
progressiste,
ligie e
anarchiche
insieme.

E’
inutile che
cercate di
capire
come si
possa,
certe
cose le
comprendono
solo
le
maestre, le
segretarie
delle maestre
e i
loro
bambini.

Le maestre
sono
delle
bambine
anche
se cercano
di farvi
credere
che sono
adulte,
non ci
credete,
fingono,
sono
adulte
d’accordo,
ma
diversamente
dagli
altri.

Le maestre
credono,
come
abbiamo
detto, nella
collettività,
esse
infatti
raramente
sono sole,
tendono
all’insiemistica,
alla classe,
al “globale”,
generano
agglomerati di
maestre,
branchi di
maestre,
mariti di
maestre,
figli di
maestre,
con cui
fanno gite,
cose, cene,
pranzi,
aperitivi…
d’estate e
d’inverno.
SEMPRE

Le maestre
vanno
avanti,
sempre e
comunque,
niente le
ferma!

Forse una
cosa…
potrebbe
fermarle…
l’arrivo
della
PENSIONE!

Ma non
ditegli che è
ora, proprio
adesso…
perchè le
maestre
quando
si
arrabbiano
si
arrabbiano
e lo
manifestano
tramite
grida: le
maestre
hanno un
ottimo
rapporto
con la
manifestazione
della
rabbia
tramite
segnali
sonori
prodotti
dalle loro
corde
vocali!
Le
maestre
mettono a
dura prova
le loro
corde
vocali! E mettono
a dura prova chi
le ascolterà,
anche in PENSIONE

La
maestra,
quando
va in
pensione,
non
smette di
avere
queste
caratteristi
che, essa
infatti non
smette di
essere
maestra in
quanto è
maestra,
con buona
pace
della
differenza
fra
essere e
fare, molto
salutare,
ma
davvero
non puoi
pensare di
fare la
maestra
per
quarant’an
ni senza
rimanere per
sempre UNA
MAESTRA o
una
SEGRETARIA
delle
maestre.”     AUGURI A TUTTE! DIVERTITEVI SEMPRE … E AL PIU’ PRESTO, PORTATECI CON VOI!
DA TUTTO IL PERSONALE DEL MITICO 6 CIRCOLO!
GRAZIE DI TUTTO!