Ultima modifica: 29 Maggio 2016
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“IL FINALE NON È TANTO LO SPETTACOLO…”

“Si può fare teatro ovunque, purchè si trovi il luogo in cui viene a crearsi la condizione fondamentale per il teatro; deve esserci, cioè, qualcuno che ha individuato qualcosa da dire, e deve esserci qualcuno che ha bisogno di starlo a sentire. Quello che si cerca dunque è la relazione. Ogni teatro è pedagogia” (j. Coupeau )

I bambini e le bambine della scuola dell’infanzia amano i giochi del “far finta” perché riflettono in essi le proprie emozioni, esprimendosi attraverso una molteplicità di linguaggi…Ad Ottobre i bambini della scuola dell’infanzia “Via dell’albero”, al rientro da una gita nel bosco del centro Ippogrifo, hanno portato a scuola un lombrico e una lumaca, chiedendosi come fare per farli vivere bene in città…Con la loro fantasia hanno deciso di dare un nome ai due amici, LUDOVICO IL LOMBRICO E DINA LA LUMACHINA.

Nasce ben presto l’idea di costruire insieme ai genitori un orto dove farli abitare, nutrendoli con genuina frutta e verdura. Una volta al mese tutti i bambini iniziano a preparare la terra nei sacchi e nei vasi, a seminare, togliere le erbacce e innaffiare ma si domandano anche dove saranno Ludovico e Dina. Tra le varie ipotesi in molti pensano che siano andati in viaggio per visitare la città di Rimini, un ambiente così diverso dal bosco, rumoroso e spesso un po’ grigio…

Le insegnanti si confrontano con l’esperta teatrale Spadoni Virginia sui giochi simbolici da mettere in scena, in previsione del saggio di fine anno scolastico. Si decide di valorizzare e raccontare il percorso vissuto realmente dai bimbi in questo anno attraverso la simulazione dei due personaggi noti: Dina e Ludovico. Saranno loro, con le loro emozioni e le loro vicissitudini, a narrare quello che i bambini hanno imparato: la conoscenza dell’ambiente bosco, delle “routines” scolastiche, delle pratiche per coltivare la frutta, la verdura, le piante e del mondo cittadino. I bambini sono rimasti affascinati da questa storia e i più grandi hanno saputo autonomamente allestire e smontare le scenografie necessarie per la recita. Tutti, in base alle proprie potenzialità, hanno saputo sperimentare, in prima persona, l’essere protagonista di un racconto dall’’alto coinvolgimento emotivo.

LO SPETTACOLO SI È SVOLTO PRESSO LA PALESTRA DELLA SCUOLA PRIMARIA “G.RODARI” IL 20 MAGGIO E SI È CONCLUSO CON UNA COREOGRAFIA DELLE MAESTRE REALIZZATA DA TUTTI I BAMBINI SULL’ ”ORTO DANCE” E CON UNA “MARCIA” CANTATA E DANZATA DAI BAMBINI PIU’GRANDI, IN USCITA VERSO LA SCUOLA PRIMARIA.

Durante i laboratori teatrali, iniziati a Febbraio, le insegnanti e l’esperta Virginia Spadoni, osservando i bambini, hanno valutato interventi educativi mirati all’inclusione e integrazione del gruppo, alla socializzazione, e al superamento di inibizioni, superando ruoli gregari. Il finale non è tanto lo spettacolo, piuttosto il percorso fa scoprire le personali capacità creative e comunicative che diventano bagaglio personale di ciascuno.

Un “grazie” al Dirigente scolastico e alle colleghe della scuola “Rodari” che hanno accolto la nostra scuola, regalandoci lo spazio per realizzare la festa; un “grazie” all’esperta per il coinvolgimento emotivo con i bambini e la proficua cooperazione con le maestre; un altro “grazie” al prezioso gruppo ci.vi.vo e a tutte le famiglie che ci hanno dedicato una mattinata per ascoltare, condividere e vedere quanto di bello hanno imparato i loro figli a scuola!
Il buffet e le attività gestite dal gruppo CI.VI.VO sono state un successo!

“LA PERFORMANCE NON E’ UNA IMITAZIONE DELLA REALTA’…
L’ATTORE NON RECITA, NON IMITA, O PRETENDE.
EGLI E’ SE STESSO”.
(J.Grotowski)

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