Ultima modifica: 22 Agosto 2016
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In ricordo di Marzia (25 giugno 2016)

“Insegnami la dolcezza

ispirandomi la carità,Marzia

insegnami la disciplina

dandomi la pazienza e

insegnami la scienza

illuminandomi la mente” 

(S. Agostino)

 

    Saluto alla maestra Marzia

(27 giugno 2016)

San Paolo congedandosi dai suoi, al termine della propria vita, scrive:

“…(per me) è giunto il momento di scioglierle vele. Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede. Ora mi resta soltanto la corona della giustizia che il Signore, il giudice giusto, mi consegnerà in quel giorno.” (2 Tim. 4,6-8)

Queste Parole le sento molto vere per te Maestra Marzia: ogni giorno hai “combattuto la buona battaglia”, ogni giorno hai “conservato la fede” e me l’hai testimoniata; io l’ho visto in modo particolare in questi ultimi quattro anni in cui ho avuto la grazia di lavorare con te: ora, con le vele issate, prendi il largo per navigare in un mare infinito.

Grazie Marzia perchè tu sei stata una Maestra con la “M” maiuscola di tante bambine e di tanti bambini e, in questi quattro anni, sei stata Maestra anche per me: il mondo ha bisogno di Maestri che siano Testimoni, non solo i bambini, ma ciascuno di noi ha bisogno di maestri che siano testimoni, e tu Marzia lo sei stata per ciascuno di loro e per me.

Mi piaceva, anche se di corsa e purtroppo non troppo spesso come avrei voluto, fermarmi a scambiare due parole con te:

– mi piaceva sentirti parlare dei tuoi alunni, per ciascuno dei quali avevi un’attenzione particolare, capace di cogliere il meglio, la ricchezza che avevano; ne parlavi sempre con delicatezza e amore, intenta ad ascoltare i bisogni di ciascuno e a dare a ciascuno ciò di cui aveva bisogno;

-mi lasciavo contagiare dalla passione con cui tu vivevi la scuola, con cui mi parlavi di ciò che insegnavi, delle esperienze e attività che proponevi alle tue classi: anche io, come un bambino, rimanevo incantato e cercavo di far tesoro; sì perchè per me, in questi anni, il mondo della scuola primaria, come quello dell’infanzia, è stato un mondo che ho imparato a scoprire un po’ alla volta, cercando di lasciarmi mostrare tutte le sue bellezze, da chi, come te, lo viveva dal di dentro dando tutto di sé.

Grazie per la tua dedizione, per la tua professionalità, per la tua disponibilità verso i colleghi e verso la scuola tutta: ci sei sempre stata, sempre con discrezione, sei sempre stata per tante colleghe e colleghi, e anche per me, un sicuro punto di riferimento.

Ora Marzia è arrivata l’ora della partenza, le vele del tuo vascello sono sciolte, e allora riporto al cuore quella pagina del “Piccolo Principe”, proprio quel testo che, al termine del mio primo anno qui con voi, avete messo in scena con le classi quinte:

….quando l’ora della partenza fu vicina la volpe disse al piccolo principe: “…ah!…piangerò” 

“La colpa è tua”, disse il piccolo principe, “io non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi…

“E’ vero”, disse la volpe.

“Ma allora che ci guadagni?”

“Ci guadagno”, disse la volpe, “il colore del grano”.

“Tu hai i capelli color dell’oro. Allora sarà meraviglioso guardare il grano che è dorato…mi farà pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano…”

“Addio”, disse la volpe.

“Ecco, ti regalo un segreto. E’ molto semplice: non si vede bene che col cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi.”

“E’ il tempo che hai perso per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante”.

Così Marzia sarà meraviglioso anche per me incrociare occhi che, come i tuoi, brillano di passione e di dolcezza per il proprio lavoro di insegnante e per i propri alunni… e mi faranno pensare a te.

Possiamo anche noi guardare “col cuore” gli alunni e le persone che ci sono affidate lungo il nostro cammino, per vedere ciò che è “essenziale”, il tesoro che ciascuno porta dentro, possiamo anche noi non aver paura di “perdere il nostro tempo” per loro, come tu ci hai testimoniato.

Grazie Marzia, sono certo che ora continuerai, seppure in modo per noi misterioso, ad esserci vicina e ci custodirai per rimanere fedeli con amore alla nostra vocazione.

Christian Montanari

     In ricordo di Marzia

Ciao Ragazza, cara amica, sei stata una collega meravigliosa.

Per molte di noi sei stata come una sorella.

Credevi moltissimo nel tuo lavoro e ti sei spesa fino alla fine con entusiasmo ed energia contagiosa.

Amavi oltremisura la scuola e, sempre con il sorriso sulle labbra, hai affrontato con coraggio tante situazioni difficili.

Eri una vera insegnante perché studiavi tanto e trovavi sempre attività interessanti e soprattutto divertenti da proporre ai tuoi alunni.  Anche tu ridevi spesso con loro e la lezione era come un gioco.

Ma sei stata soprattutto una grande educatrice perché amavi tanto i tuoi alunni e cercavi sempre il loro bene.

Ti piaceva tanto la musica e il tuo cruccio era quello di non essere riuscita ad imparare a suonare uno strumento.

Appena finita la scuola scappavi a casa dalla tua adorata e bella famiglia. Sei stata figlia, sorella, moglie e mamma esemplare, per non parlare del bene che volevi al tuo nipotino Luca.

La tua vita è stata breve, ma piena, piena di amore che sei riuscita a trasmetterci con piccoli gesti quotidiani, con la tua presenza premurosa e discreta. Non amavi metterti in mostra, ma sapevamo che c’eri sempre per tutti noi.

Noi colleghe ti ricordiamo per la tua disponibilità, sei sempre stata un riferimento per tutte noi: anche quando ti inalberavi per qualcosa, poi tornavi sempre col sorriso a cercare soluzioni positive,

col tuo: “Va boh…” per dirci “andiamo avanti, va bene così…”

Quando hai saputo di star male hai detto che speravi che anche questa esperienza servisse, perché la tua fede e le cose vere incontrate nella tua vita ti hanno fatto desiderare che anche la sofferenza che ti aspettava, e di cui eri pienamente cosciente, fossero vie per la santità.

Ti sei abbandonata alle volontà di Dio, non con rassegnazione, ma con la voglia di vivere.

Sei andata dritta in Paradiso: ne siamo convinte!

Che la testimonianza che ci hai dato con la tua vita possa servire al cammino che resta a noi da percorrere.

Ciao Marzia, ci mancherai tanto, proteggici dal cielo.

Le tue colleghe