Ultima modifica: 28 Febbraio 2015
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Quattro chiacchiere con l’autrice di Little Wonders

Quattro chiacchiere con Nicole Wardell, co-autrice di Little Wonders

Si sono appena concluse le giornate dedicate al teatro didattico in lingua inglese destinate agli alunni delle classi III, IV e V del nostro Circolo.  Nicole Wardell, co-autrice dello spettacolo Little Wonders, ci racconta come sia approdata a questa particolare forma di teatro già durante gli anni universitari.
Originaria di Scarborough (North Yorkshire)  studia Performing arts a Manchester dove ha l’occasione di lavorare in rappresentazioni teatrali dedicate a bambini.
“Gestualità, mimica, espressività del corpo e della voce sono elementi necessari del far teatro con giovani spettatori soprattutto quando questi non sono della tua stessa lingua madre” spiega Nicole.
Dopo diversi tours come attrice in giro per l’Italia; si dedica da qualche tempo alla scrittura di brani teatrali ed alla selezione di giovani attori interessati a lavorare nelle scuole italiane.
Il trio giunto a Rimini, formato da Emma, Danielle e Mac, ha pienamente coinvolto gli alunni grazie alle eclettiche doti espressive e di intrattenimento.
Per gli alunni è stata una occasione reale di “bagno linguistico” ma anche un momento di identificazione con Sandy, la protagonista desiderosa di realizzare un grande sogno.
Temi come l’amicizia, la famiglia, la scuola confluiscono nel racconto; gli attori colmano con l’interpretazione gestuale ciò che è più complesso dal punto di vista linguistico e rendono lo spettacolo accessibile anche agli alunni più piccoli.
Per i giovani attori si tratta di una esperienza intensa ma unica. Parlano di un iniziale “shock culturale”, “ i bambini italiani sono decisamente vivaci, talvolta rumorosi, ma sicuramente affettuosi e molto espressivi” e riferiscono dello stupore provato durante i primi spettacoli nel vedersi abbracciare da tanti bambini sorridenti. Esprimersi in modo così diretto con gli adulti è piuttosto inusuale in Inghilterra ed il rapporto fra docenti ed alunni è cordiale ma decisamente più distaccato.
La possibilità di studiare una lingua straniera per tutto il percorso scolastico (dalla primaria alla scuola secondaria di secondo grado) rende comunque i nostri alunni privilegiati rispetto ai coetanei britannici. Nel Regno Unito, infatti, lo studio di una seconda lingua è obbligatoria solo fino ai 14 anni di età, poi diventa una materia opzionale. Con ciò Nicole, ci ricorda come l’apprendimento di una lingua non vada visto solo in un ottica funzionale di spendibilità sul mercato del lavoro  ma soprattutto come accesso per comprendere culture diverse dalla propria con benefici, non solo sul piano linguistico, ma anche su quello cognitivo, affettivo e sociale.
“Try your best” questo è il motto ricorrente di Sandy, protagonista di Little Wonders ed è proprio questo che le teachers del VI Circolo intendono promuovere affinché lo studio dell’inglese possa  diventare sempre più una reale occasione di crescita.